Denuncia due avvocati per truffa, finisce per essere incriminata per calunnia I fatti che hanno coinvolto M.C.S, una casalinga di 51 anni residente a Boville Ernica, risalgono ad alcuni mesi fa quando la donna simulando un sinistro stradale, aveva affidato l'incarico a due legali ciociari per ottenere il risarcimento, ma quando questi la smascherano lei li denuncia per truffa.
La ricostruzione
Tutto comincia quando la donna si reca nello studio di due avvocati dicendo che il nonno mentre faceva manovra con la sua vettura aveva investito la figlia minorenne causandole una lesione ad una gamba, per tale motivo aveva chiesto ai legali di intraprendere un’azione risarcitoria nei confronti della compagnia assicurativa.
L’udienza
Gli avvocati trascinati innanzi alla procura di Cassino, hanno dimostrato in sede istruttoria di aver rinunciato al mandato perché convinti che il sinistro loro affidato era falso. Nello specifico la donna aveva riferito che sua figlia era stata investita dal nonno e che a causa di tale investimento le aveva provocato seri danni ad una gamba. Ma così non era stato. Gli avvocati hanno dimostrato di aver posto in essere una attività stragiudiziale maturando onorari di gran lunga superiori all’acconto ricevuto. Ma la donna nella denuncia aveva taciuto tale attività. Da qui l’incriminazione per il reato di calunnia della procura di Cassino in danno della donna. Gli avvocati che sono stati prosciolti si sono avvalsi della difesa del legale Alfredo Scaccia